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30 maggio 2004

Fiat: Montezemolo presidente, Morchio se ne va

Luca Cordero di Montezemolo presidente e Giuseppe Morchio dà le dimissioni. Il giorno dopo i funerali di Umberto Agnelli è un vero e proprio terremoto quello che scuote la Fiat. Era stato uno dei momenti di maggior commozione ieri nella giornata dei funerali di Umberto Agnelli. L’abbraccio fra Luca Cordero di Montezemolo e donna Allegra, un abbraccio lungo e particolarmente affettuoso. Alla luce di quanto è successo oggi quell’abbraccio, quel pianto, quella commozione – inconsapevolmente – erano un presagio. Oggi infatti la famiglia Agnelli ha deciso che Luca Cordero di Montezemolo sarà il futuro presidente della Fiat, prenderà il posto proprio di Umberto Agnelli che per 15 mesi sedette sulla poltrona per anni occupata da Giovanni Agnelli. In soli 4 giorni Montezemolo, che ha 56 anni, ha visto cambiata totalmente la sua vita. Alla carica di presidente della Ferrari, carica che mantiene, si aggiungono quelle di presidente di Confindustria eletto giovedì, e quella di presidente di Fiat oggi. Ma la scelta della famiglia Agnelli va letta nel segno della continuità: Montezemolo faceva già parte del consiglio d’amministrazione, accanto a lui, alla vicepresidenza, è stato chiamato John Elkann, il pupillo designato dall’avvocato Gianni Agnelli. E nel consiglio d’amministrazione entra a far parte anche Andrea Agnelli, figlio di Umberto. Insomma, un impegno a tutto campo degli Agnelli nel più grande gruppo industriale italiano. Ma le scelte della famiglia Agnelli hanno provocato le dimissioni di Giuseppe Morchio che era stato chiamato da Umberto al ruolo di amministratore delegato e che aveva redatto il piano di risanamento. Morchio avrebbe chiesto il doppio incarico, cioè presidente e amministratore delegato, richiesta respinta dalla famiglia. La Fiat, in un comunicato, ha preso atto delle dimissioni ed ha convocato per il 1 giugno, fra due giorni, il consiglio d’amministrazione che dovrà scegliere il nuovo amministratore delegato. Oggi nella riunione di famiglia è stato anche indicato Gianluigi Gabetti a presidente dell’accomandita, la cassaforte degli Agnelli, coadiuvato da John Elkann che sarà vicepresidente. Insomma, una vera e propria rivoluzione nel segno della continuità, decisa in sole 24 ore mentre a Villar Perosa nel cimitero di famiglia è il giorno del silenzio e nella tenuta della Mandria la residenza di Umberto Agnelli è stata annullata una gara di golf in segno di lutto.



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