Orgoglio e preoccupazione a Orbassano per Sonia Gandhi
Orbassano è una città di 20mila abitanti a 15 chilometri da Torino, nella seconda cintura industriale. Qui, 58 anni fa è nata Sonia Maino, ha frequentato le elementari nella vicina Giaveno e poi è vissuta sempre a Orbassano: fino al 1965 quando si è trasferita a Cambridge per studiare lingue. Lì ha conosciuto il Rajiv Gandhi e la sua vita ha avuto una svolta. La notizia della sua vittoria alle elezioni presidenziali indiane, cinque giorni fa, era stata accolta ad Orbassano con grande orgoglio, ne è testimone il sindaco Carlo Marroni e la gente. “Eravamo orgogliosi di questa nostra concittadina – dice il sindaco – tra qualche giorno avrei cercato di mettermi in contatto con lei per testimoniarle l’orgoglio di tutti gli orbassanesi”. La soddisfazione dei giorni scorsi lasciano il posto oggi, dopo la notizia della rinuncia di Sonia Gandhi, alla sorpresa e al disappunto: era stata programmata una grande festa nel giorno della sua incoronazione a capo del governo di uno dei paesi più grandi del mondo. La sensazione che si respira fra la popolazione, però, è che dietro alla rinuncia di Sonia ci sia una giustificata paura, collegata anche alle tante tragedie che hanno colpito la dinastia dei Gandhi. Ad Orbassano è vissuta per parecchi anni Sonia. Qui vive ancora la mamma Paola e altri parenti. Nessuno risponde al campanello ma non è una novità. La famiglia ha sempre conservato molta discrezione e riservatezza nei confronti delle vicende della figlia. Il papà Stefano è morto 15 anni fa per infarto. A Orbassano vive anche la nipote Aruna che ha un negozio di arte indiana, ma che in questi giorni è chiuso per motivi famigliari.