Da una settimana sono oltre 16mila le vetture perse dalla Fiat a causa della protesta degli operai dello stabilimento di Melfi. Come una reazione a catena, l’agitazione dei lavoratori lucani ha portato al blocco della produzione in quasi tutti gli stabilimenti del gruppo. Mirafiori è ormai fermo da giorni. Crollano i titoli in borsa e lo stop all’attività produttiva impedisce di rifornire la rete di vendita, a tutto vantaggio per i marchi esteri. La protesta non accenna a diminuire: in risposta alle cariche della polizia contro i manifestanti avvenute davanti ai cancelli di Melfi, la Fiom ha deciso di continuare il pugno duro contro l’azienda proclamando lo sciopero generale di tutti i metalmeccanici, estendendo così a tutto il settore la mobilitazione già annunciata per i dipendenti Fiat. Domani Mirafiori si fermerà, come tutti gli altri stabilimenti di Fiat Auto.

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