Un boato fortissimo, e l’ala sinistra di una vecchia palazzina di tre piani in zona Madonna di Campagna, borgo popolare di Torino, si affloscia su se stessa mentre tutt’intorno vanno in frantumi vetri, persiane, tegole. Immediati i soccorsi, evacuata per precauzione tutta l’area e ricoverati i residenti nella palestra di una vicina scuola. Poi la decisione inevitabile: bisogna abbattere l’ala pericolante dello stabile di via Balangero. I Vigili del Fuoco cominciano a lavorare senza soste, scavando tra le macerie anche con le mani. Attorno alle 16 sembra tutto finito: i corpi di due persone, quelle che ufficialmente mancavano all’appello, sono già stati ritrovatiti quando arriva un grido. C’è un terzo cadavere. In pochi minuti viene recuperato si tratta di Said El Ouani, un marocchino che collaborava con il panettiere Bruno Salvalaggio, 58 anni. Ed è proprio dall’appartamento di quest’ultimo che si è scatenato, stamattina poco dopo le 7, l’inferno: il panettiere rientrato a casa dopo una notte di lavoro ha acceso la luce ed è saltato tutto per aria. L’altra vittima è Antonia Ciccardi, 84 anni, pensionata. L’alloggio del panettiere era saturo di gas, forse fuoriuscito da una bombola difettosa, e una scintilla ha provocato l’esplosione. Il bilancio finale, quindi, è di tre vittime. Un bilancio grave ma l’esplosione e il crollo potevano avere conseguenze ben più pesanti, sono solo 5 feriti e tutti in modo lieve. La Procura ha aperto un’inchiesta per disastro colposo affidata al pm Gianfranco Colace del pool di Guariniello; alcune bombole di gas rinvenute nell’ edificio sono state poste sotto sequestro. L’intero edificio di via Balangero, dove in tutto abitavano 14 persone, è inagibile: da stasera per molte famiglie la disperazione di trovarsi senza una casa.

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