Ergastolo per omicida di Alice Castello
Ergastolo ma senza isolamento: questo il verdetto con cui il gup Stefano Tarantola ha condannato Antonio Faccini, il triplice omicida di Alice Castello (Vercelli) che era anche accusato di tentato omicidio, porto abusivo di pistola, minacce e molestie aggravate. È prevalsa la tesi delle parti civili e del procuratore capo della repubblica Giangiacomo Sandrelli, che sostenevano la premeditazione e la capacità di intendere e di volere dell’imputato; tesi contrastata dal collegio difensivo che propendevano invece per quella del delitto d’impeto. La procedura del rito abbreviato è servita solo ad evitare ad Antonio Faccini l’isolamento. La vicenda risale alla sera del 2 aprile 2003 quando ad Alice Castello Antonio Faccini, 37 anni, di Settimo Torinese, appuntato dei Carabinieri sospeso dal servizio, ha ucciso a colpi di pistola l’ex moglie Maria Pia Coschignano, il suo compagno Gian Luigi Pisani e l’ex suocera Pasqualina Ciottolo mentre l’ex cognato, Daniele Coschignano, era scampato all’eccidio riparandosi dietro una porta. L’omicida era poi stato arrestato la sera stessa dai Carabinieri di Alpignano.