Tav: arcivescovo Poletto, facciano tutti un passo indietro
Il muro contro muro non porta da nessun parte: il cardinale Severino Poletto, arcivescovo di Torino, interviene sulla vicenda Tav con un appello al dialogo e propone “un’iniziativa dell’Unione Europea, con l’offerta di una mediazione super partes”. Il cardinale non entra nel merito dell’opportunità della Tav, dei vantaggi o dei rischi per la salute, ma dice di sentire il dovere “di segnalare i rischi che tutti stiamo correndo”. “Ormai si ha l’impressione – afferma – che si stiano radicalizzando le posizioni e che ognuno difenda in modo troppo rigido la “sua verità”. Ora il mio appello, che desidero fare per la responsabilità pastorale che avverto nei confronti di ogni persona, è che tutti sentano l’urgenza di saper fare con onestà un passo indietro per decidere di ascoltarsi, parlarsi, ascoltando le ragioni degli uni e degli altri, valutando seriamente senza pregiudizi i pareri dei tecnici, dialogando con le popolazioni della Valle di Susa e offrendo informazioni veritiere. Questa è l’unica condizione perché emerga la verità sui vantaggi e sui rischi di quest’opera”. E sulla questione è intervenuto anche il fondatore del Gruppo Abele, don Luigi Ciotti. “Le contestazioni No Tav sono frutto di un vero e sano confronto mancato – dice il sacerdote – eppure lì, in quelle valli, ci vive gente bella, pulita, che vuole tutelare l’ambiente e la salute”.