Riaperta l’Armeria Reale
Ci sono balestre e cartuccere, lance e spade, corazze e pugnali, mazze e pistoletti, archibugi e coltellacci, cavalieri con le loro armature, elmi e pennacchi e cavalli con le loro gualdrappe ma soprattutto cimeli risorgimentali. Oltre 1200 pezzi esposti all’Armeria Reale di Torino. L’aveva voluta Carlo Alberto nel 1837 sotto le volte affrescate dal pittore di corte Claudio Beaumont, poi però nel corso degli anni tutto questo materiale era andato via via disperdendosi in vari musei ma soprattutto nelle cantine di Palazzo Reale. Grazie ad un paziente lavoro di recupero e restauro, costato 2 milioni e mezzo di euro interamente finanziati dalla Fondazione Crt, in un anno l’Armeria Reale è tornata agli antichi splendori. La visita ti immerge nei secoli della storia, quelli delle guerre d’indipendenza per intenderci. Tra i gambali di Vittorio Amedeo I e gli speroni di Carlo Emanuele III, tra il brocchiere donato a Carlo Alberto da Cavour e la sella in metallo del principe Eugenio si respira l’aria di antiche e cruente battaglie combattute per la costruzione dell’Italia. Insomma, la Torino olimpica torna ad arricchirsi di un suo gioiello artistico e storico qual è l’Armeria Reale, ingresso gratuito per tutti fino a stasera.