Non è la prima volta che capita di garze, pinze e altre dimenticanze nell’organismo delle persone sottoposte a intervento chirurgico. Il caso di Pietro Dinicola, 39 anni, di Torino è però ancora più terribile. Di fronte ai disturbi che gli provocava un batuffolo di garza dimenticato nella pancia, 18 anni fa, la diagnosi è stata: “Lei ha un tumore”. Questa storia comincia nel marzo del 1987, quando l’uomo aveva 21 anni. Un banale litigio fra coetanei per una ragazza finisce con una coltellata nella pancia di Pietro, il ricovero alle Molinette, l’operazione d’urgenza perfettamente riuscita. “Dopo 6-7 anni ho cominciato a sentire dolori, bruciori, cisti, lipomi…” dice il paziente. Sei mesi fa il ricovero urgente perché c’è una massa sconosciuta fra lo stomaco e il fegato: un tumore secondo i sanitari. Solo la tac però evidenzia che si tratta di un batuffolo di garza dimenticato 18 anni fa. Pietro è stato appena rioperato: “Ecco come mi hanno ridotto, mi hanno aperto come un animale… Spero stavolta non abbiano dimenticato nulla…”. L’uomo si è affidato ad un avvocato per essere risarcito di quanto ha patito in questi anni, dolori fisici e stress incredibile.

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