Dichiarato fallito il Torino di Cimminelli
Il Torino Calcio di Franco Cimminelli è fallito. Lo ha stabilito il tribunale, che ha respinto una richiesta di concordato preventivo che avrebbe permesso al club di evitare il fallimento. Gli avvocati (dello studio legale Benessia-Maccagno) avevano spiegato che la Sis, la società del gruppo Cimminelli che controllava il Torino Calcio, si era impegnata ad integrare la disponibilità finanziaria del club fino a 20 milioni di euro, e che a tal fine è già pronta una fidejussione bancaria. Il Torino di Cimminelli aveva però un buco di circa 60 milioni di euro, e il rappresentante della Procura, Bruno Tinti, che conduce un’inchiesta penale sui conti del Torino, aveva affermato che l’intervento della Sis non offriva garanzie sufficienti. Tra i maggiori creditori figurano l’Agenzia delle Entrate e il Comune di Torino. Proprio una fidejussione risultata poi falsa per coprire il debito con l’erario ha portato il club, la scorsa estate, a non potersi iscrivere alla serie A e alla sottrazione del titolo sportivo dalle mani di Cimminelli. Attraverso il cosiddetto lodo Petrucci e dopo un’estate di colpi di scena, il titolo sportivo è passato al Torino Football Club di cui è presidente Urbano Cairo. Il fallimento, comunque, riguarda solo il Torino Calcio 1906 e non la società controllante, la Sis, che a sua volta fa parte della Ergom, gruppo di proprietà di Cimminelli che produce parti in plastica per autoveicoli e che conta 4.700 dipendenti in varie parti del mondo.