Tav: la Valsusa verso lo sciopero generale
Sciopero generale. Tutta la Valsusa incrocerà le braccia il 16 novembre per protestare contro i lavori dell’Alta Velocità del collegamento ferroviario Torino-Lione-Parigi. È questa la decisione presa a Bussoleno in un’affollata assemblea dai sindaci, dai sindacati e dai valligiani che hanno in mente anche di organizzare un corteo pacifico dalla valle a Torino per le feste di Natale. Ma sullo sciopero già ci sono i primi dissensi: la segreteria regionale della Cgil ha preso stamattina le distanze, divisa al suo interno tra le ragioni del “no alla Tav” e la prospettiva occupazionale che offrirebbero 11 anni di cantieri aperti in valle, tanto infatti durerebbero i lavori per il tunnel di 54 km, opera faraonica del progetto di Alta Velocità. Intanto i sondaggi per la verifica dell’impatto ambientale devono fermarsi, dicono i comitati No Tav. Neanche per sogno, replica la presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso e il ministro Lunardi: le verifiche vanno fatte subito proprio per rassicurare l’opinione pubblica, se non c’è il progetto definitivo entro il 2006 rischiamo di perdere i finanziamenti di questo progetto che ci collegherebbe all’Europa. Chi protesta è un falso ambientalista, tuona Lunardi. E nel 2006 proprio in Valsusa ci saranno le Olimpiadi Invernali e le frange più estreme della protesta già minacciano di boicottare i Giochi, una vetrina mondiale per Torino, per il Piemonte e per l’Italia.