Asti-Cuneo, sindaci in rivolta contro ritardi
“Se non si sblocca l’iter per il completamento dell’autostrada Cuneo-Asti siamo disposti ad azioni di protesta clamorose, compresi blocchi stradali”. Lo hanno detto stamani a Cuneo molti sindaci della zona dell’Albese, del Braidese e del Roero, convocati a Cuneo per il Comitato di monitoraggio dal presidente della Provincia Raffaele Costa. A mettere a rischio l’apertura dei cantieri degli otto rimanenti lotti da costruire (sui 15 iniziali) la decisione del ministro Di Pietro di rivedere le concessioni autostradali, compresa quella che avrebbe dovuto assegnare alla “Cuneo-Asti Spa”, società costituita ad hoc nel marzo scorso e composta al 35% dall’Anas e al 65% da un consorzio di imprese (Salt, Itinera e Grassetto), l’ultimazione dell’autostrada. Il gruppo di lavoro ha chiesto anche un incontro sollecito con i ministri Turco, Bonino e Damiano, apparsi sensibili ai problemi della provincia di Cuneo. “Nell’ ipotesi di mancata risposta adeguata da parte di Governo e Parlamento, il Comitato di monitoraggio, d’accordo con Regione, Province e amministratori locali – ha detto Costa – assumerà iniziative di protesta forti, civili, propositive, affinché si proceda al più presto a dare l’avvio ai lavori per il completamento della Cuneo-Asti”.