Suicida di fronte a tribunale Torino
Secondo i suoi calcoli lo Stato gli doveva circa 35 milioni di euro, per l’amministrazione pubblica invece la cifra è molto più bassa. Sta di fatto che stamattina Agostino Rocco, 57 anni, ha deciso di farla finita sparandosi un colpo di pistola alla testa su un’auto parcheggiata proprio di fronte al Palazzo di Giustizia di Torino. L’uomo è il custode giudiziario delle auto sequestrate in tutta la provincia. Nei suoi piazzali a Nichelino ha in custodia qualcosa come 5mila vetture oggetto di sequestro dall’autorità giudiziaria. Secondo la legge per il deposito lo Stato gli deve pagare 2 euro al giorno, ma lui sostiene di non aver mai visto una lire dal Ministero di grazia e giustizia. Nel 2000 aveva perso una causa civile contro l’amministrazione giudiziaria che – a suo dire – gli doveva quasi 30 miliardi di lire. Ma nonostante questo lui ha continuato a ritirare le auto che Polizia, Finanza e Carabinieri gli consegnavano, auto rubate, incidentate, poste sotto sequestro. L’iter burocratico per i rimborsi è assai complicato e Agostino Rocco continuava a non veder arrivare il denaro spettante. Le difficoltà finanziarie e il contenzioso con lo Stato erano diventati il suo chiodo fisso. Stamattina nell’ora di maggior afflusso in tribunale si è sparato proprio di fronte agli occhi di tutti. In un biglietto la spiegazione, il riferimento a quei crediti che lo Stato non saldava.