Il 90 per cento dei giovani fra i 17 e i 21 anni utilizza Internet in modo compulsivo cioè in risposta ad un’ossessione, seguendo regole precise, allo scopo di neutralizzare un disagio o una situazione temuta. L’allarme arriva dalla Società italiana di psichiatria. E non basta. Il vero pericolo riguarda l’età infantile, quella tra i 10 e i 18 anni, una sorta di terra di nessuno. A quell’età due ore al pc al giorno possono bastare, non più di 1 ora alla playstation e invece la realtà secondo gli esperti è ben più drammatica. Un problema da non sottovalutare ma cosa fare? La scuola e la famiglia sono i primi baluardi, i primi che possono accorgersi del disagio. A Torino, poi, è nata una nuova professione, il Tecnobadante. Un gruppo di giovani che ha creato un’agenzia di pronto intervento informatico, anche per aiutare le famiglie affinché i figli navighino su Internet. “La sicurezza vera e propria non c’è, ma noi possiamo intervenire mettendo chiavi di sicurezza, impedire l’accesso su siti pericolosi, limitare l’uso di Internet solo in alcune fasce orarie…” dice Vincenzo Aguì, amministratore delegato di Tecnobadanti I Tecnobadanti fanno di più, aiutano telefonicamente o con interventi a domicilio per chi non riesce a ricevere o spedire e-mail, oppure offrono interventi per entrare nei siti, per cancellare virus, ma anche per portare a domicilio una cartuccia per stampante.

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