Il gup Immacolata Ladeluca ha assolto, perché incapace di intendere e di volere al momento del fatto, R. S., la donna di 40 anni che il primo dicembre del 2004 accoltellò e uccise la figlia Nausicaa, di quattro anni, a Volpiano (Torino), e successivamente tentò il suicidio. Ha però disposto che trascorra almeno 10 anni in un ospedale psichiatrico giudiziario. Le sue condizioni fisiche saranno verificate ogni sei mesi. Il gup ha così accolto completamente quelle che erano state le richieste del pm Giancarlo Avenati Bassi. A stabilire che la donna era totalmente incapace di intendere e volere al momento del fatto era stata una perizia psichiatrica del professor Franco Freilone. Attualmente la donna è ricoverata nell’ospedale psichiatrico di Castiglione delle Stiviere. A scoprire la tragedia fu il marito, Giampaolo Sellitto, il quale, rientrando dal lavoro verso le tredici, trovò la moglie e la figlioletta sul pavimento della cucina in un lago di sangue. R. era affetta da crisi depressive, ed era seguita dai servizi psichiatrici dell’Asl di zona.

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