Afghanistan: ancora un lutto fra gli Alpini di Cuneo
Il militare italiano ucciso oggi in un attentato a Kabul si chiamava Giorgio Langella, aveva 31 anni ed era in servizio al Secondo Reggimento Alpini di Cuneo. Era nato ad Imperia ed era sposato con una ragazza romana e la coppia viveva a Boves. Erano le 5.30 di questa mattina in Italia, le 8.30 in Afghanistan, quando è scattato l’agguato. Un ordigno posto sul ciglio di una delle strade abitualmente percorse dalle truppe di pace, è esploso dieci chilometri a sud di Kabul proprio nel momento in cui stavano transitando i militari del Secondo Reggimento Alpini di Cuneo. L’esplosione ha centrato in pieno l’ultimo dei tre blindati italiani, tre i militari italiani apparsi subito in gravi condizioni. Ricoverati all’ospedale francese di Kabul, per il caporal maggiore Giorgio Langella non c’è stato niente da fare. Gli altri due, il maresciallo Francesco Cirmi e il caporal maggiore Vincenzo Cardella, sono stati sottoposti ad interventi chirurgici, il primo per un forte trauma facciale, il secondo per la frattura delle gambe. Infine, altri tre militari italiani, fra cui una donna, sono rimasti feriti in modo lieve. Giorgio Langella è il quinto soldato italiano morto in Afghanistan dall’inizio della missione. Gli ultimi a perdere la vita in un attentato pressoché identico a quello di stamattina, erano stati il 5 maggio scorso il tenente Manuel Fiorito e il maresciallo Luca Polsinelli. “Ci eravamo sentiti ieri sera, come sempre, parlandoci e vedendoci con le web cam, su internet. Quando ho chiuso la telefonata mi è venuta una crisi di pianto. Come se avessi un presentimento”: è distrutta Francesca Fabbiano, 30 anni, la moglie del militare ucciso a Kabul, Giorgio Langella. “Ci spedivamo molti sms – racconta – l’ultimo alle 18.30 di ieri. Mi ha scritto: “Notte, amore, riposo un po’ perché alle 3 devo uscire con la blindo. Ti amo, un bacio a te ed a Luigi. Sei la mia principessa”. Nella sua casa di Boves, nel Cuneese, è assieme a Luigi, 14 anni, il figlio avuto in un precedente matrimonio, ai genitori, che abitano nella stessa palazzina, ad amiche e al generale Fausto Macor, comandante della Brigata Alpina Taurinense, che comprende anche il 2° Reggimento Alpini di stanza alla Caserma Vian di san Rocco Castagnaretta di Cuneo.