Muore d’infarto davanti all’ospedale, dal pronto soccorso non esce nessun medico
Morire d’infarto, morire a una decina di metri in linea d’aria dall’ospedale. È successo a Torino a Maurizio Vallero 71 anni. Ieri mattina s’era recato al Mauriziano, nel centro del capoluogo piemontese, per una scintigrafia miocardica, un esame che si fa in due fasi. Durante la pausa ne ha approfittato per pranzare con moglie e figlio in un ristorante, proprio di fronte al pronto soccorso. Uscendo s’è sentito male e s’è accasciato sul marciapiede. I parenti e la gente han subito cercato di soccorrerlo mentre la titolare del locale è corsa al pronto soccorso per chiamare un medico. All’accettazione le hanno risposto che i sanitari non potevano uscire dall’ospedale, che chiamasse il 118. Detto fatto, i minuti però scorrono in fretta e l’ambulanza del Mauriziano resta lì, ferma nel parcheggio. Ne arriverà un’altra dalle Molinette ma ormai per Maurizio Vallero non c’è più nulla da fare. Quanto ha impiegato l’ambulanza per arrivare? Dalla centrale del 118 dicono 7 minuti, i famigliari e i passanti sostengono molti di più, ma soprattutto perché i medici del pronto soccorso del Mauriziano non hanno nemmeno attraversato il corso per soccorrere un moribondo: lo vieta il regolamento interno, spiegano ma intanto la Direzione sanitaria ha aperto un’inchiesta interna per verificare come si siano svolti i fatti. “Questi fatti non possono accadere” e qualsiasi regolamento “non può essere interpretato solo in modo burocratico”. Così il ministro della salute Livia Turco ha commentato il tragico episodio dell’uomo morto in strada a Torino. La Procura di Torino ha avviato una serie di accertamenti sul caso. Il procuratore aggiunto Francesco Saluzzo ha cominciato ad acquisire le prime informazioni. Per il momento non sarebbero contestate ipotesi di reato; a Palazzo di Giustizia, infatti, si attende un resoconto ufficiale sull’accaduto.