Domani il debutto del nuovo Stadio Olimpico
Allo stadio Olimpico di Torino è tutto pronto: sedici anni dopo la sua ultima partita, domani sera l’impianto, ristrutturato per le cerimonie dei Giochi invernali, riapre le porte al calcio. Stamattina la commissione di vigilanza ha infatti dato l’ultimo via libera, stabilendo una capienza di 25.442 posti. Per il capoluogo piemontese si tratta di un gradito ritorno al passato, nonostante le difficoltà che l’amministrazione comunale ha dovuto superare per restituire alla città il suo antico tempio del calcio. Il Delle Alpi, lo stadio che ha ospitato le ultime sedici stagioni e che ora aspetta di essere ristrutturato dalla Juventus, non è mai stato molto amato dai torinesi che lo hanno sempre considerato troppo grande e “freddo”. Sia quelli di fede bianconera, sia quelli granata, che domani sera contro il Parma avranno l’onore di inaugurare l’impianto. Una strana coincidenza, visto che fu proprio il Torino a giocare per l’ultima volta in quello che all’epoca si chiamava Comunale. Era il 27 maggio del 1990 e i granata, finiti l’anno prima in serie B, festeggiarono il ritorno nella massima serie con un rotondo 3-0 (gol di Cravero, Rossi e Venturin) contro il Messina. Da allora, lo stadio fatto costruire da Mussolini nel 1933 è rimasto addormentato nel cuore del quartiere Santa Rita. Un sonno da cui si è risvegliato soltanto nel settembre del 2003, quando sono iniziati i lavori di ristrutturazione. L’intervento, iniziato dal Torino Calcio, è stato completato poi dalla città a causa del fallimento della società di Franco Cimminelli. L’investimento complessivo è stato di circa 45 milioni di euro, in parte finanziati dal Credito Sportivo. I 25.442 posti sono tutti a sedere e sul comportamento dei tifosi vigileranno 93 telecamere. Oltre a 400 vigilantes-stuart incaricati da Torino e Juventus. Le forze dell’ordine, invece, presidieranno l’esterno.