Tar Piemonte sospende piano abbattimento caprioli
Se i caprioli per ora escono dal mirino dei cacciatori lo devono a un tribunale. Il Tar del Piemonte ha accolto il ricorso degli ambientalisti e ha sospeso fino al 4 ottobre il piano di abbattimento selettivo avviato dalla Regione. I giudici, per ridare il via libera alle doppiette, vogliono il parere dell’Istituto Nazionale Fauna Selvatica, che documenti l’effettiva necessità di smaltire il numero di caprioli nelle campagne dell’Alessandrino. È tregua dunque nella guerra per le sorti del capriolo piemontese, al centro di una polemica che dura da settimane. Ce ne sono troppi – è l’accusa – danneggiano boschi e campi coltivati, sono causa di incidenti stradali, il sovraffollamento nuoce agli stessi caprioli. All’alba del 24 agosto scorso i fucili – per delibera regionale – hanno cominciato a sparare e nei boschi è scoppiata la protesta degli ambientalisti, che la considerano una mattanza autorizzata. Da allora ne sono stati uccisi circa 200. Inevitabile, dicono in Regione, visto che non è possibile trasferire i caprioli in eccesso. Oggi il colpo di scena dal Tar. Stop alle doppiette. “Non ci sono nè vinti nè vincitori” – replica la Regione Piemonte – siamo convinti di aver agito correttamente”.