Inchiesta doping: depositate motivazioni sentenza appello
La legge dell’89 che diede origine al processo per frode sportiva nei confronti dell’amministratore delegato della Juventus, Antonio Giraudo, e del medico sociale, Riccardo Agricola, non poteva essere applicata. È quanto sostengono i giudici della Corte d’Appello di Torino nelle motivazioni della sentenza con cui nel dicembre scorso i due imputati vennero assolti. In primo grado Agricola era stato condannato. Secondo i giudici d’Appello, la legge dell’89 era stata emanata per reprimere le scommesse clandestine e non poteva essere applicata in un ambito come quello del doping che all’epoca non era previsto come reato. I giudici non hanno comunque ritenuto probante la perizia medica sul presunto uso di eritropoietina, di cui per altro non c’è prova dell’acquisto. La procura di Torino ricorrerà in Cassazione.