Pillola RU486: riparte la sperimentazione
Si riparte. All’ospedale Sant’Anna di Torino può riprendere la sperimentazione della pillola RU486, quella che consente l’aborto farmacologico senza intervento chirurgico. Lo ha stabilito il ministro della salute Francesco Storace ponendo così fine alla querelle iniziata un mese fa. Era stato lo stesso Storace il 21 settembre a dire stop alla sperimentazione per rivedere il protocollo e – a suo dire – fare in modo che garantisse la salute delle donne. Secondo i dettami del Ministero infatti la somministrazione della pillola sarebbe dovuta avvenire soltanto durante il ricovero ospedaliero. 4 settimane di polemiche, accuse e repliche fino ad oggi quando il nuovo protocollo redatto dai sanitari del Sant’Anna ha avuto l’ok del Ministero. E così da lunedì ripartiranno le prenotazioni per una sessantina di donne che hanno deciso di interrompere la gravidanza con questo metodo farmacologico; in tutto la sperimentazione durerà 2 anni e coinvolgerà circa 400 donne. Saranno ricoverate, verrà loro somministrata una pillola che provoca l’aborto, poi dovranno stare 2 giorni in ospedale e al terzo giorno verrà data loro un’altra pillola che induce l’espulsione del feto. La pillola RU486 è da tempo già in uso in diversi paesi, a cominciare dagli Stati Uniti e dalla Francia.