In Piemonte raddoppiato numero cocainomani
In cinque anni, dal ’99 al 2004, il numero dei consumatori di cocaina in Piemonte è più che raddoppiato, passando dal 3% al 6,5% rispetto al totale dei tossicodipendenti. È quanto emerge dal rapporto, di prossima pubblicazione, dell’osservatorio della Regione Piemonte, sulla base dei pazienti in trattamento ai Sert (servizi pubblici per le tossicodipendenze). “Il numero delle persone che si sono rivolte ai Sert per avere un trattamento – spiega Roberto Diecidue, epidemiologo in servizio all’osservatorio – negli ultimi anni è sostanzialmente rimasto lo stesso, circa 14 mila persone nella regione. Ma è cresciuta la quota di chi consuma cocaina: al 6,5% che ne fa uso primario, si aggiunge il 27% (oltre 2.500 persone) che la combina all’eroina”. L’allarme per l’aumento di uso di cocaina, comune a quasi tutto il territorio nazionale, riguarda anche i consumatori saltuari: “C’è chi assume cocaina per uno o due mesi, smette temporaneamente e poi riprende, convinto, a torto, di controllare la situazione senza diventare dipendente della droga. E ai numeri dei Sert sfuggono tutti i consumatori di cocaina che non vengono in strutture pubbliche, ma si rivolgono a centri privati”. A Torino e nella prima cintura, nel 2004 hanno avuto bisogno di cure disintossicanti oltre 5.000 persone, di cui 182 per problemi legati al consumo di droga. Il record dei cocainomani in cura in un servizio pubblico delle Asl è toccato a Chivasso: 83 pazienti, pari al 22,2% dei tossicodipendenti, quasi due ogni mille abitanti.