Calciopoli: Juve, da tv a sponsor, in B sarebbe flop
Gli esperti di marketing l’hanno definito il brand più “frizzante” del mondo dello sport. Ma se la vicenda delle intercettazioni telefoniche e delle inchieste giudiziarie dovesse trascinarla in serie B, la Juventus rischia un autentico flop economico. Per il momento, quantificare le perdite – secondo alcuni 150 milioni di euro – è un puro esercizio di calcolo, ma per rendersi conto del possibile danno basta confrontare gli attuali ricavi del club bianconero con quelli realizzati quest’anno dai cugini del Torino considerati società di punta del campionato cadetto. Nei primi nove mesi dell’esercizio 2005-2006, che chiuderà il 30 giugno, la Juventus ha realizzato ricavi per 211 milioni di euro. La voce più consistente è quella legata ai diritti tv, 106 milioni di euro. Seguono i ricavi da sponsorizzazioni e proventi commerciali (41milioni), quelli provenienti dalle gare (12 milioni) e un’altra cinquantina di milioni derivanti in gran parte dall’accordo con la Rai per lo sfruttamento dell’archivio delle immagini. Roba da far girare la testa al neo presidente del Torino, Urbano Cairo, che più volte in questi mesi ha sottolineato come il campionato cadetto sia, dal punto di vista finanziario, un vero e proprio calvario. Indipendentemente da come andrà la volata promozione, i granata infatti sanno già di chiudere il bilancio con un passivo di almeno 5 milioni di euro, con entrate pari ad appena 11 milioni e 600 mila euro, di cui 1 milione e 600 mila da sponsor, 900 mila dalla tv, 4,6 milioni dal botteghino e 4,5 dalla mutualità. E dire che con questi guadagni è una delle società più ricche della B. A fronte di minori ricavi, quindi, la Juventus si troverebbe costretta a diminuire i costi che, nei primi nove mesi del bilancio 2005-2006, ammontano a oltre 146 milioni (91,6 quelli per il personale). Dovrebbe poi riflettere bene se procedere con la ristrutturazione del Delle Alpi (50 milioni di euro) che doveva partire nel mese di giugno, ma che il caos delle ultime settimane sembra fare slittare. In casa bianconera si continua comunque a manifestare ottimismo, forse anche per tentare di mettere un freno alla discesa delle azioni in Borsa, ricominciata stamattina dopo che la scorsa settimana ha bruciato la bellezza di 142 milioni di euro. “Gli sponsor sono pronti a darci una grossa mano”, ha detto John Elkann. Ma sembrano inevitabili le rinegoziazioni degli accordi con Nike (186,7 milioni fino al 2015) e Tamoil (240 milioni in 10 anni). E le televisioni, che potrebbero manifestare l’intenzione di rivedere i contratti per i diritti tv, farebbero non poca fatica ad abbassare i prezzi. Anche in serie B, infatti, la Vecchia Signora può contare su 12 milioni di tifosi che, dalle prime indicazioni, non sembrano intenzionati ad abbandonare la loro passione.