Indagini sulla folle notte di Lapo Elkann
Nonostante l’ottimismo dei medici le condizioni di Lapo Elkann – ricoverato da ieri in rianimazione all’ospedale Mauriziano di Torino per una crisi respiratoria dovuta a overdose di droghe – sono ancora preoccupanti. Il giovane nipote di Agnelli continua ad essere mantenuto in uno stato di coma farmacologico e di sedazione. Nel pomeriggio i sanitari avrebbero provato a ridurre le cure farmacologiche ma ci sarebbe stata una crisi respiratoria che avrebbe indotto i medici a rintubarlo. Per tutto il pomeriggio nel reparto di rianimazione ci sono stati il padre Alain Elkann, la madre Margherita Agnelli e la sorella Ginevra. Un lungo consulto coi medici, qualche istante al capezzale di Lapo che però non si sarebbe mai risvegliato. Intanto proseguono le indagini, gli inquirenti hanno a lungo interrogato i tre travestiti con cui Lapo ha trascorso la notte prima del malore. Al centro della vicenda Donato Broco, un travestito di 50 anni, che si fa chiamare Patrizia. È la persona che ha chiamato l’ambulanza per i soccorsi a Lapo. Sia lei sia gli altri 2 travestiti ammettono di essere stati con il giovane ma di non aver assunto droghe né di averne date a Lapo Elkann. Il procuratore Maurizio Laudi, incaricato dell’inchiesta, ha espresso l’intenzione di voler sentire il giovane manager Fiat appena possibile, ma viste le condizioni di Elkann i tempi si prevedono lunghi.