Lapo, estroverso ideatore campagne marketing
Newyorkese di nascita, 28 anni, è il secondogenito di Margherita Agnelli e di Alain Elkann, scrittore e giornalista. Lapo è fratello di John, che ha due anni più di lui ed è l’erede designato dal nonno alla guida della Fiat. Ha studiato a Londra relazioni internazionali e, dopo la laurea, ha seguito un master a New York dove ha avuto come maestro Henry Kissinger, amico dell’Avvocato. Dopo il servizio militare tra gli alpini, nella Brigata Taurinense, ha iniziato a lavorare come operaio alla Piaggio di Pontedera con il nome di Lapo Rossi. Dopo avere lavorato alla Fiat Francia e alla Danone di Parigi, è passato alla Ferrari dove Luca Cordero di Montezemolo gli ha affidato il merchandising e i prodotti internet. Quindi l’arrivo in Fiat Auto dove dal 2002 è responsabile della promozione del brand Fiat. Da qualche mese si parla del suo ingresso nel consiglio di amministrazione della Juventus e di un futuro nella dirigenza bianconera. Lapo è il nipote che somiglia di più all’Avvocato: allegro, estroverso, eclettico, amante della bella vita, con una fama da tombeur de femme e la passione per le belle auto (va in giro con un prototipo in vetro trasparente di Giorgetto Giugiaro). “Con il nonno – ha raccontato – avevo un rapporto splendido: mi ha insegnato la disciplina, l’amore per il bello, per l’arte e per le persone”. È stata sua l’idea delle felpe, delle cravatte e delle borse, prodotte in tiratura limitata. Tutto con il logo della Fiat, recuperato da uno stemma della casa automobilistica degli anni ’30 e, accanto, la bandiera italiana, a indicare il legame fra il Lingotto e il Paese: il suo obiettivo è creare “un marchio simpatico, in grado di avere successo fra i giovani”.