Imprenditore ucciso in Valsusa: confermato ergastolo
È stata confermata in appello la condanna all’ergastolo per Pietro Dellagaren, il nomade sinti accusato dell’omicidio, avvenuto il 25 aprile 2001 a Sant’Ambrogio (Torino) durante una rapina, dell’imprenditore Umberto Masera. La sentenza è stata emessa oggi. L’imputato, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, prese parte all’assalto compiuto nella villa della vittima insieme ad altre due persone: ad inchiodarlo è stato il test del Dna effettuato su una traccia trovata nella casa e comparato con quello presente su un suo paio di slip prelevato mentre si trovava in carcere. L’avvocato Antonio Foti ha sempre contestato l’attendibilità di questo esame, ma i giudici della Corte di Assise d’Appello hanno dato ancora ragione all’accusa, sostenuta – come già in primo grado – dal pm Marcello Tatangelo. Un secondo rapinatore, Carlo Dellagaren, parente alla lontana di Pietro, era già stato condannato. Il terzo non è stato identificato.