Fiat: gli Agnelli restano in maggioranza
È unanime il consenso che ha accolto in azienda la decisione della famiglia Agnelli di rimanere azionisti di maggioranza della Fiat. La cassaforte di famiglia, l’Ifil, comprerà azioni per 576 milioni di euro per poter mantenere la quota storica del 30%: senza interventi gli Agnelli sarebbero scesi al 22%. Il 20 settembre le banche trasformeranno il prestito erogato alla casa automobilistica in azioni. Ma proprio le banche, in prima fila ci sono Intesa, Unicredit e Capitalia, sembrano intenzionate a sollevare qualche dubbio sul prezzo pagato dalla famiglia, decisamente più basso di quello che dovranno pagare gli istituti di credito in base al contratto di conversione del credito in azioni. Dell’operazione potrebbe interessarsi la Consob con la richiesta di chiarimenti sui movimenti del titolo in borsa. La famiglia Agnelli crede comunque nel futuro dello storico marchio torinese e punta sul rilancio dell’auto italiana. Una decisione importante per la Fiat ma anche per l’intero sistema industriale e per l’economia italiana, ha commentato il presidente del Lingotto Montezemolo. Mentre per l’amministratore delegato Marchionne è un segnale forte e determinato che incoraggia a proseguire sulla strada del risanamento. Apprezzamento anche dai sindacati, per Pezzotta della Cisl questa è una vera e propria svolta, un segno di volontà e di fiducia nell’azienda da parte degli Agnelli. Una volontà confermata dal lancio dei nuovi prodotti.