Riapre tunnel del Frejus
Era il 4 giugno, esattamente due mesi fa, quando sotto il tunnel del Frejus un tir che trasportava pneumatici prese fuoco e nel rogo morirono due giovani camionisti. A distanza di due mesi – a tempo record – il Frejus riapre, tornano quasi regolari i collegamenti fra l’Italia e la Francia. Una riapertura graduale, a partire dalle otto di questa mattina: dapprima per i veicoli leggeri, 24 ore su 24, mentre per i tir di giorno si viaggia a senso unico alternato: un’ora verso la Francia un’ora verso l’Italia. Dal 23 agosto, se questo periodo transitorio di prova funzionerà, tutto tornerà normale. Sul fronte della sicurezza – dicono i responsabili del Frejus – sono stati fatti interventi sulle strutture e sugli impianti danneggiati dall’incendio. Inoltre due pattuglie mobili di prima emergenza viaggeranno 24 ore su 24 all’interno del tunnel, mentre prossimamente verranno istituiti 2 presidi fissi di Vigili del Fuoco dentro il tunnel. Gli ambientalisti e i comitati antitir delle vallate italiane e francesi del Frejus e del Monte Bianco non sono d’accordo su questa repentina riapertura perché mette a repentaglio la salute delle popolazioni alpine. “Un vero miracolo, in un mese e mezzo abbiamo fatto lavori per 10 milioni di euro per ripristinare il tunnel e per ridare sicurezza” dice Salvatore Sergi responsabile sicurezza del traforo, mentre il sindaco di Bardonecchia Francesco Avato chiede “Un contingentamento del passaggio dei tir, una suddivisione dei transiti tra i vari valichi alpini, nel rispetto dell’ambiente”.