Calciopoli: perquisizioni alla Juventus
I contratti relativi all’acquisto di alcuni calciatori. Ecco cosa cercavano gli uomini della Guardia di Finanza nel corso delle perquisizioni effettuate questa mattina presso la sede della Juventus, nell’abitazione torinese di Luciano Moggi, in quelle di Fabio Cannavaro e di Zlatan Ibrahimovic, ma anche nell’attico napoletano di Alessandro Moggi e nella casa di Monticiano (nel Senese) dell’ex direttore generale della Juve. L’inchiesta è quella della Procura di Torino sui presunti falsi in bilancio che vede indagati Antonio Giraudo e Luciano Moggi, appunto. È durata più di cinque ore la perquisizione nella sede bianconera degli uomini della Guardia di Finanza agli ordini del procuratore Bruno Tinti. All’uscita hanno utilizzato borse della Juventus per portare via il materiale requisito, documenti e un pc portatile. Gli inquirenti, nel decreto di perquisizione, parlano di cosmesi di bilancio, ipotizzano che per i contratti di Ibrahimovic e Cannavaro ci sia stato del “nero” e si evince che la Juventus avrebbe agevolato manovre finanziarie truffaldine di altre società di calcio, Genoa e Como. Silenzio da parte della Juventus, che peraltro al momento è priva di comando dopo le dimissioni dell’intero consiglio d’amministrazione (domani verrà nominato l’amministratore della cassaforte degli Agnelli Carlo Sant’Albano per l’ordinaria amministrazione della società), mentre Cannavaro nega qualsiasi “nero” nei suoi contratti e il legale della Juve, Luigi Chiappero, si dice tranquillo per aver fornito agli inquirenti tutta la documentazione richiesta.