Mondine cinesi fra le risaie vercellesi
Potremmo trovarci nella regione di Zhejian in Cina e invece siamo nel comune di Oldenico nel Vercellese al confine con Biella: da queste parti le mondine sono tutte cinesi. In questa zona di risaie la mondina non la vuole fare più nessuno, e il film di Dino Risi “Riso amaro” con Silvana Mangano rimane un ricordo di un passato che non c’è più. Al loro posto sono arrivate le mondine cinesi, pronte per necessità a fare fronte ad un lavoro durissimo come Hualin, poco più che ventenne. È arrivata in Italia nel 2001 grazie al ricongiungimento familiare e vive a Firenze con il marito e due figli piccoli, l’italiano ancora non lo parla. Nonostante il caldo torrido, più di 39 gradi, munite di visiera anti zanzare, guanti e stivali di gomma affondano i loro passi nella palude fangosa, dove milioni di zanzare rendono difficile persino la vista. Eppure per lavorare qui – la stagione dura i mesi di luglio e agosto – lasciano le grandi città, mariti e i figli. Cosa succederebbe senza di loro? “Se non ci fossero i cinesi il riso da seme sarebbe impossibile farlo. Un lavoro durissimo, ma indispensabile soprattutto per le produzioni più pregiate, come quelle biologiche” risponde Dario Roncarolo titolare di una azienda produttrice di riso.