Clotilde di Savoia inaugura Università italo-francese
È stata Clotilde di Savoia, moglie di Emanuele Filiberto, a inaugurare oggi la sede dell’Università italofrancese alla Real Certosa di Collegno, un suggestivo e monumentale ex convento dei certosini prima e manicomio dopo. “Sono francese, ma italiana nel cuore – ha detto Clotilde – Siamo paesi fratelli. La cultura deve essere sviluppata. Insieme possiamo fare molto”. Voluta da Maria Cristina di Francia, zia del re Sole, trasformata da convento dei certosini a ospedale psichiatrico a metà Ottocento, la Real Certosa si estende su circa 50 mila metri quadrati calpestabili, di cui 10 mila rimessi a nuovo grazie all’intervento del Comune di Collegno che ne ha acquistato una buona parte dall’Asl, e della Regione Piemonte. L’ateneo è collocato nell’ex padiglione 18, nell’antica casa del priore. Oltre agli uffici è dotata di una sala per conferenze telematiche, sale riunioni, tre aule da 99, 35 e 20 posti. Nell’arco dei prossimi 15 mesi, dovrebbero essere ultimati i lavori della foresteria per cinquanta ospiti che potranno usufruire di 25 appartamenti che s’affacciano sul cortile aulico della Certosa. Da luogo di culto a luogo di segregazione per i malati di mente, ad attuale luogo di cultura, la vasta area articolata in più edifici, è di grande valore storico e architettonico. Restaurata soltanto in parte, si stima che occorrano almeno 20 milioni di euro per rimetterla completamente a nuovo. “Unica sede italiana (l’altra è a Grenoble) l’università Italo-Francese fu istituita nel ’98 – ha ricordato oggi l’assessore all’Istruzione della Provincia di Torino ed ex sindaco di Collegno, Umberto d’Ottavio – in occasione del vertice italofrancese dei ministri degli Esteri. Soltanto da oggi, però, ha una sua collocazione autonoma”.