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13 giugno 2005

Ragazza ossolana scopre la sua malattia su internet e guarisce

Volli, sempre volli, fortissimamente volli. Questa è una storia di volontà, caparbietà, 23 anni contro la rassegnazione. Stefania Vanini ha vinto la sua battaglia, praticamente da sola. All’età di 2 anni comincia ad avere problemi a camminare: “Anziché fare un passo avanti lo facevo indietro e cadevo” dice la giovane. All’istituto Besta di Milano le viene diagnosticata una sospetta atasia spastica, una rara malattia degenerativa che l’avrebbe portata via via a non camminare più, a finire su una sedia a rotelle. Stefania trascorre l’infanzia a Baceno, mille anime sulle montagne dell’Ossola, poi le superiori a Domodossola. A 18 anni la scoperta di Internet: “Leggendo su vari siti scoprii che tutti i sintomi della atassia spastica non li avevo ma che forse il mio problema era diverso…”. Insomma quella diagnosi fatta all’età di due anni era sbagliata. Stefania torna al Besta, interroga i medici chiede spiegazioni, fornisce quelle che ha scoperto su Internet: “Finché ho trovato una dottoressa che mi ha creduto, abbiamo fatto un esame del dna e dopo due mesi mi ha chiamato e mi ha detto le parole miracolose. Io oggi assumo una semplice pastiglia al giorno e cammino perfettamente….”. Per 23 anni è rimasta quasi paralizzata. Ed ora vuol prendersi le sue belle rivincite. Nulla contro i medici, solo la voglia di recuperare i passi perduti. Ed allora su è giù per le montagne dell’Ossola. Ma non basta: è andata in Nepal a scalare quelle montagne, è stata due mesi in Kossovo ad aiutare quei bambini svantaggiati e ha in programma il trekking in Perù. Ha scoperto da sola il suo male, ora cammina e non ha alcuna intenzione di fermarsi.

 



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