Il 45% dei pensionati piemontesi si sente povero
Negli ultimi tre anni i pensionati hanno cambiato stile di vita: il 6% non compra più carne, il 56,5% ne ha ridotto della metà il consumo. I dati emergono da un’inchiesta effettuata dall’Ires-Cgil Piemonte attraverso 250 questionari distribuiti in regione. Circa il 35% dei pensionati – spiega il direttore Igor Piotto – è sotto la soglia della povertà, ma la percentuale sale al 45% se si considera coloro che si “sentono” poveri. È un impoverimento da erosione, dovuto non a un calo dei redditi ma alla diminuzione del potere d’acquisto a causa dell’aumento del costo della vita, della pressione tributaria comunale e della politica fiscale. Tutto questo si riflette sui consumi che per il 45% sono medio-bassi. Oltre alle spese alimentari, si taglia su quelle sanitarie e per il tempo libero e, rispetto a tre anni fa, solo il 17,6% continua a comprare prodotti di marca come prima.