Due alpini uccisi a Kabul, erano in servizio a Cuneo
Erano partiti esattamente 15 giorni fa, il 20 aprile, dalla caserma Ignazio Vian di Cuneo. Circa 400 uomini in missione di pace. Dopo la partenza per l’Afghanistan a Cuneo sono rimasti poco più di 200 uomini del Secondo Reggimento. Per tutti vige la consegna del silenzio. Entrano ed escono dalla caserma, alla periferia della città, con la testa bassa e senza aprir bocca. Parla solo il vicecomandante, capitano Giuseppe Deregibus: “Ragazzi indimenticabili, eccezionali, morti nel compimento del loro dovere di militari”. Il maresciallo Luca Polsinelli aveva 29 anni. Figlio unico di Emilio, un carabiniere in pensione, e della signora Teresa. Ai genitori la tragica notizia è stata portata da ufficiali dell’esercito nella loro villetta al confine fra i comuni di Sora e Arpino, in provincia di Frosinone. Il tenente Manuel Fiorito invece aveva da poco compiuto 27 anni. Originario di Verona era residente a Cuneo. Unico figlio maschio si era da poco laureato. Prima di partire per l’Afghanistan aveva voluto far rientro a casa per salutare genitori e sorelle. “Il clima in caserma è di dolore e costernazione..” aggiunge Deregibus. Rientreranno a Roma domani i militari feriti, con un aereo del contingente tedesco. Fra loro Emanuele Rivano, il caporal maggiore scelto ferito nell’attentato di Kabul. Nato a Ivrea (Torino), vive a Mazzè.