Per Montezemolo Fiat fuori da crisi
Nei primi tre mesi di questo 2006 la Fiat ha realizzato un utile netto di 151 milioni di euro e sta veleggiando verso il raggiungimento degli obiettivi per l’anno in corso e per il 2007. “Possiamo archiviare la parola crisi, se guardiamo da dove eravamo partiti e i risultati che stiamo ottenendo c’è da essere davvero orgogliosi” dice il presidente Luca Cordero di Montezemolo. E l’aspetto più confortante è che l’aumento del fatturato proviene in gran parte dalle automobili (+23%), grazie al successo dei nuovi modelli (ora si sta lavorando alla nuova 500, alla Panda a metano e alla nuova Alfa 159). Cresce la quota di mercato, in Italia e in Europa dove, per la sola Fiat Auto, l’obiettivo è stato alzato dal 7,2 all’8%: sempre per l’Auto, i cui conti sono tornati in positivo soltanto negli ultimi mesi dopo 17 trimestri consecutivi di rosso, i primi tre mesi 2006 registrano un utile di 57 milioni di euro. “Perché mentre in Europa calano le vendite delle auto, la Fiat invece cresce? Perché abbiamo azzeccato una serie di modelli davvero validi” precisa Montezemolo. Nel corso dell’assemblea degli azionisti oggi l’amministratore delegato Sergio Marchionne ha parlato di “trimestre eccezionale e di ottimismo”, a patto che si continui a lavorare sui prodotti e sul contenimento dei costi. E Fiat torna anche con forza e fiducia sul mercato finanziario, con il lancio di un prestito obbligazionario di 1 miliardo di euro con scadenza a 5 anni. Sul fronte delle alleanze da registrare l’ingresso di Ratan Tata, Roland Berger e Carlo Sant’Albano che da oggi fanno parte del consiglio di amministrazione della Fiat. Sostituiscono i consiglieri Angelo Benessia, Flavio Cotti e Daniele John Winteler. Ratan Tata è il presidente dell’indiana Tata, con cui la Fiat Auto ha raggiunto di recente un accordo. Durante il suo mandato i ricavi del gruppo sono sestuplicati. Roland Berger è presidente del Consiglio di Vigilanza della Roland Berger Strategy Consultants di Monaco, azienda leader mondiale nel settore della consulenza per le strategie con 32 sedi in 23 Paesi. Carlo Sant’Albano è amministratore delegato e direttore generale dell’Ifil.