Calciopoli: ridotta alla Juve penalizzazione in serie B
Juventus in serie B con 17 punti di penalizzazione. Lo ha stabilito la Corte Federale nella sentenza di appello sullo scandalo del calcio. La Corte ha inflitto anche tre giornate di squalifica del campo e 120 mila euro di multa. In primo grado la Caf aveva condannato i bianconeri alla serie B con 30 punti di penalizzazione. Confermate la revoca dello scudetto 2004-2005 e la non assegnazione dello scudetto 2005-2006. Milan in Champions League. Fiorentina e Lazio in serie A ma fuori dalle coppe europee. Juventus in B ma con “soli” 17 punti di penalizzazione, il che vuol dire risalita possibile in una sola stagione nella massima divisione. Questo il significato sportivo delle sentenze d’appello della Corte Federale. Sentenze molto più miti rispetto al primo grado ed alle richieste del procuratore federale, Stefano Palazzi. Con le decisioni di stasera, le squadre che disputeranno la Champions sono, quindi, Inter, Roma (direttamente alla fase a gruppi), Milan e Chievo (ai preliminari). Per la Juve, ora, la risalita in A è una “mission possible”: per essere promossa direttamente (considerando la classifica di quest’anno con l’Atalanta prima a 81 punti ed il Catania secondo a 78) dovrebbe fare poco meno di 100 punti (improbabile) ma per accedere ai play off (66 punti quest’anno l’ultimo posto utile) dovrebbe mettere a segno poco più di 80 punti (decisamente possibile). La Juventus farà ricorso. Lo ha detto stasera il presidente Giovanni Cobolli Gigli. “Non possiamo assolutamente accettare questa sentenza – ha dichiarato nel cortile della sede della Juve a Torino. Alla luce dei fatti che sono stati realmente acquisiti fino a questo momento la sentenza non può essere ritenuta equilibrata. Per queste ragioni abbiamo deciso di proseguire i nostri ricorsi in tutte le sedi possibili. Innanzitutto la camera conciliatoria e poi eventualmente al Tar”.