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14 luglio 2006

Calciopoli: pene severissime per la Juve

La Corte della giustizia sportiva presieduta dal giudice Cesare Ruperto ha condannato la società sportiva Juventus alla serie B con 30 punti di penalizzazione, annullando anche gli scudetti per la stagione 2004-2005 e 2005-2006. La società sportiva Milan non finisce in serie B, ma ha una penalizzazione di 44 punti per il campionato appena concluso, che impedirà alla squadra di partecipare alle coppe europee, e 15 punti di penalizzazione per il prossimo. La Lazio finirà in serie B con 7 punti di penalizzazione. Stessa sorte per la Fiorentina con 15 punti di penalizzazione. Per gli ex dirigenti bianconeri Luciano Moggi e Antonio Giraudo è stata decisa l’inibizione a svolgere attività in ambito sportivo per i prossimi 5 anni ed è stata proposta alla Federcalcio la radiazione. Cercano con i cori, con il tifo di schiacciare la rabbia che li pervade appena appresa la pesante sentenza che condanna la Juventus. Il popolo bianconero è distante, dei milioni di tifosi della Vecchia Signora soltanto uno sparuto gruppo è venuto sotto la sede di corso Galileo Ferraris a testimoniare il proprio legame con i colori bianconeri, ma anche tutta la rabbia per una sentenza che ritengono ingiusta. Altrettanto piccato il commento della dirigenza della Juventus, se ne fa interprete il presidente Giovanni Cobolli Gigli: “Sono incazzato, non sono arrabbiato. È il termine giusto da tifoso e da juventino. Cercheremo di far valere le nostre ragioni”. Cobolli Gigli ha parlato, in maniche di camicia, ai tifosi che si sono radunati davanti alla sede. “Andiamo all’appello – ha detto mentre i tifosi gridavano slogan – cercheremo di fare il possibile perché è una cosa inaudita. Il nostro avvocato dice che non c’è nessuna prova valida. È vero, le centinaia di intercettazioni telefoniche sono state molto fastidiose. Però le intercettazioni telefoniche sono un mezzo non civile di fare giustizia. Non voglio fare il paragone con gli altri. Io dico che a noi ce l’hanno messa in quel posto…” “Ho delle speranze che qualcuno dei nostri giocatori molto importanti resti” ha ancora detto il presidente della Juve aggiungendo che se “il Real Madrid vuole i nostri giocatori li dovrà pagare”. “Non sono rammaricato per me, ma per le squadre coinvolte e per i loro tifosi”: questo è il laconico commento Luciano Moggi.



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