Warning: getimagesize(): Filename cannot be empty in D:\inetpub\webs\unannoinpiemontecom\wp-content\plugins\wp-open-graph\output.class.php on line 306

14 giugno 2006

Delitto Cogne: madre seminferma di mente

Crisi di ansia con aspetti isterici che possono culminare in temporanei scatti di violenza che possono essere rimossi dalla sua memoria. Insomma un vizio parziale di mente che però non pregiudica il fatto che il soggetto possa essere processato e eventualmente condannato. 267 pagine per tentare di capire la psicologia di Anna Maria Franzoni la mamma di Cogne, in giudizio d’appello a Torino, dopo essere stata condannata in primo grado a 30 anni di carcere per l’omicidio del figlio Samuele. A queste conclusioni sono giunti i 4 periti incaricati dal presidente Romano Pettenati di esaminare la personalità dell’imputata, un esame compiuto – come si ricorderà – senza la partecipazione della signora Franzoni quindi solo sulla base di alcune interviste televisive, sui dialoghi che emergono dalle intercettazioni ambientali e telefoniche e dalle risposte date ai periti che la esaminarono in primo grado (e che la ritennero assolutamente sana di mente). Si tratta solo di anticipazioni in quanto la perizia è stata secretata dal tribunale: ma in base a queste risulterebbe che la mamma di Samuele oggi è una persona capace di intendere e volere, ma al momento della tragica morte del figlio, nel gennaio 2002, poteva avere dei vizi parziali e transitori di personalità, i periti parlano di stato crepuscolare di coscienza, che potrebbe farti compiere gesti che dopo poche ore non ricordi più. Una bestialità psichiatrica ribatte il difensore Carlo Taormina pronto a dare battaglia fra quindici giorni, il 29 giugno, in aula quando si discuteranno appunto queste conclusioni. Conclusioni che però in caso di condanna, anche in appello, concederebbero un forte sconto di pena per Anna Maria Franzoni.



» ELENCO ARTICOLI 2006 » Un anno in Piemonte «
Stampa
© 2024 ENNECI Communication | Powered by WordPress | Designed by Manager Srl