Torino 2006: le medaglie dell’arte
Olimpiadi a Torino non significa solo sport, gare, medaglie. Anche il mondo della cultura e dell’arte sembra essere in competizione per mettere in mostra autentici gioielli. Non c’è museo o sala espositiva che non gareggi per conquistarsi lo stupore e l’ammirazione del pubblico. Impossibile, ad esempio, non fermarsi a Stupinigi, la Palazzina di Caccia dei Savoia, soprannominata la Versailles subalpina. Nel cortile d’onore il visitatore è catturato da una sezione della mostra sculture en plein air. Fra Stupinigi e Limone Piemonte infatti sono esposte 50 opere di artisti italiani e stranieri, da Kan Yasudà a Pomodoro, da Messina a Folon. Autentici gioielli che, incastonati fra le architetture di Filippo Juvarra, assumono grande fascino. Come questo cardinale in piedi di Giacomo Manzù o la figura che cammina di Pericle Fazzini. A Torino, alla Fondazione Accorsi, invece sono di scena le nature morte del seicento: 25 celeberrimi dipinti di maestri quali Acquavella, Ruoppolo, Verrocchio o Bartolomeo Cavarozzi solo per citarne alcuni. E stanotte la seconda notte bianca: non solo musica e feste per strada, ma anche tutti i luoghi d’arte aperti fino a ora tarda.