Busta esplosiva ai Vigili Urbani di San Salvario, due feriti lievi
“Un episodio brutto, molto brutto… perché il pacco bomba era stato preparato per fare male, conteneva bulloni e pezzi di ferro che potevano provocare gravi danni alle persone”. Mauro Famigli, comandante dei 1800 Vigili Urbani di Torino ha appena incontrato gli agenti rimasti coinvolti nell’esplosione di un pacco bomba recapitato questa mattina alla sezione San Salvario della Polizia Municipale. Un agente si è accorto che c’era qualcosa di strano in quella busta, e allora l’ha aperta alla rovescia, provocando solo una grande fiammata e una mezza esplosione. Due vigili, un uomo e una donna, sono stati portati all’ospedale Mauriziano per una visita oculistica, ma al di là del forte choc non hanno riportato conseguenze gravi. Un episodio comunque inquietante. È andata bene grazie al vigile che ha aperto la busta di posta prioritaria indirizzata a Sezione Polizia Giudiziaria San Salvario e proveniente da Milano. Finora non è giunta alcuna rivendicazione. Le modalità farebbero pensare ad una matrice anarco-insurrezionalista ma non si può dimenticare che la sezione colpita è quella di San Salvario, uno dei quartieri a maggiore tensione sociale per la forte presenza di immigrati. “San Salvario non dimentica, vigili assassini”, questa scritta è comparsa alcuni giorni fa sui muri nello stesso isolato della sezione dei Vigili. Si riferisce ad un episodio di alcuni mesi fa, quando i Vigili fecero un’ispezione in uno stabile e una giovane africana per sfuggire ai controlli scappò sui tetti, cadde e morì sull’asfalto. E proprio alla morte di quella ragazza africana e quelle di altri due giovani senegalesi morti recentemente a Torino (uno annegato nel Po mentre scappava per sfuggire ad un controllo dei Carabinieri, l’altro ucciso da un poliziotto durante un controllo di Polizia) fa riferimento il documento di rivendicazione trovato a Modena dove un altro plico esplosivo è stato recapitato al direttore del centro immigrati: la busta però non è stata aperta.