Torino 2006: blitz antidoping nel ritiro dell’Austria
Dieci atleti austriaci sottoposti a prelievo delle urine, sequestrata una sacca contenente aghi e farmaci gettata dalla finestra da un atleta durante il blitz, caccia all’uomo nero. La malapianta del doping sembra inestirpabile e la notte scorsa è stata scritta un’altra brutta pagina. Per ordine del procuratore di Torino Raffaele Guariniello una trentina di Carabinieri dei Nas hanno fatto irruzione nei ritiri delle squadre austriache di fondo e di biathlon a Torino, Cesana, Sestriere e Pragelato. Tutto era partito da una segnalazione del presidente del Cio Rogge alla Procura di Torino: nel villaggio olimpico era stato visto aggirarsi Walter Mayer, ex tecnico del fondo austriaco già squalificato per storie di doping, a cui era stata vietata la partecipazione ai Giochi di Torino e a quelli del 2010 di Vancouver. Mayer non è stato trovato in Italia e per questo l’operazione dei Carabinieri è proseguita e nella notte il tecnico è stato fermato in Carinzia, portato in caserma e rilasciato ma indagato a piede libero. Un blitz che ha creato non poco rumore nel mondo delle Olimpiadi: la delegazione austriaca ha già espresso formale protesta e tutti gli atleti sarebbero sotto choc. L’operazione della Procura di Torino è stata definita a carattere preventivo, nessuna persona – né atleti né tecnici – è stata fermata o indagata. Tutto il materiale è stato portato al modernissimo Centro Antidoping di Orbassano, alle porte di Torino, e nelle prossime ore si conosceranno gli esiti dei risultati.