La Fiat chiede i danni subiti per lo sciopero delle bisarche definiti “gravissimi dal punto di vista industriale, commerciale ed economico”. Lo afferma l’azienda in una nota. Intanto negli stabilimenti dell’Auto ci sarà ancora cassa integrazione. Lunedì riguarderà il primo turno alle carrozzerie e presse di Mirafiori (2.350 lavoratori) e la linea della Stilo a Cassino. Fermo lo stabilimento di Melfi per un giorno di riposo generale. “I danni per l’azienda sono gravissimi – commenta la Fiat – dal punto di vista industriale, commerciale ed economico. La Fiat Auto ha contestato formalmente a tutte le società, alle quali ha affidato il trasporto dei veicoli, l’inadempimento dei contratti in essere, invitandole a riprendere immediatamente il servizio. Contestualmente, ha chiesto il risarcimento dei danni subiti, riservandosi di quantificarli e di intraprendere ogni iniziativa a tutela dei propri diritti, inclusa la risoluzione del contratto”. Per parte sua la Fita-Cna, associazione che raggruppa oltre 35.000 aziende dell’autotrasporto, auspica che nell’incontro di martedì con la committenza si possa raggiungere un accordo e “scongiurare il lodo arbitrale”. La sospensione della trattativa fino a martedì è stata decisa “per consentire alla committenza di valutare le possibilità di un avvicinamento alle richieste degli autotrasportatori”.

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