Torino 2006: massima allerta dopo annuncio contestazioni
“Gli occhi del mondo saranno puntati su di noi. Le Olimpiadi sono un’occasione grandissima per Torino, per il Piemonte per l’Italia tutta. È responsabilità di tutti non sprecare quest’occasione ho fiducia che tutti, cittadini e istituzioni, opereremo concordi per il miglior svolgimenti di questi Giochi Olimpici di Torino 2006”. Sono parole del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nel messaggio per l’apertura dei Giochi, apertura che avverrà fra 3 giorni. Un messaggio importante, atteso mentre su Torino si addensa qualche nube derivante da preannunciate manifestazioni anti-olimpiadi. Dopo il dirottamento della torcia di domenica scorsa per le proteste No Tav, in una conferenza stampa sono state annunciate le altre iniziative di protesta promosse dai rappresentanti torinesi dei Centri Sociali, dai Cub, da Rifondazione Comunista, dai collettivi universitari e dal Comitato “No Olimpiadi”. “Cercheremo qualsiasi azione di disturbo contro le Olimpiadi. I Giochi dovrebbero essere segno di pace – sostengono – e invece hanno sponsor di guerra e di morte”. Tra le iniziative sono previsti due presidi il 9 e il 10 febbraio al passaggio della fiaccola olimpica in città ed altri contro-eventi in contemporanea alle manifestazioni di Torino 2006. La situazione è perciò preoccupante e lo conferma il ministro dell’Interno Pisanu che dice di temere più che il terrorismo internazionale la crescente aggressività dell’antagonismo no global. Massima allerta per la Prefettura e per la Questura di Torino anche dopo il summit di ieri col ministro degli Interni Giuseppe Pisanu: 15mila agenti vigileranno sulla sicurezza olimpica anche in conseguenza del cresciuto allarme internazionale conseguenza delle vignette antislamiche. Superprotetti gli atleti della Danimarca, ma anche le autorità previste per la cerimonia d’apertura a cominciare da Laura Bush e dalla signora Blair.