Fiera Libro: chiude con 225.000 presenze, molti giovani
La Fiera del Libro di Torino chiude con il suo solito consueto fragoroso numero di visitatori che ne decreta ancora l’ottima salute: 225.000 persone, circa lo stesso numero dell’anno scorso, 228.000. Ma, a parte i numeri, c’è da dire che la Fiera di quest’anno, forse meno ricca di megaconvegni e di presenze politiche, ha visto tra gli stand davvero tantissimi ragazzini e comunque giovani, i veri protagonisti di un’iniziativa del genere. Oggi si è anche ridimensionata la polemica aperta nel giorno inaugurale relativa all’assenza, molto sentita e sottolineata dagli organizzatori, di rappresentanti del governo: sono infatti venuti in visita il neoministro per i Beni Culturali, Rocco Buttiglione, ed il presidente del Senato,Marcello Pera. Buttiglione ha precisato che la sua assenza, il primo giorno, era dovuta ad impegni pregressi e che “la Fiera è un’iniziativa bellissima e che sta molto a cuore al governo per la sua forza di promozione del libro”. Ottimo successo hanno ottenuto gli incontri e i concerti di “Lingua Madre”, la nuova iniziativa di quest’anno che ha portato a Torino 50 scrittori dagli angoli più remoti del pianeta sull’orma di Terra Madre, l’analoga iniziativa ideata da Slow Food dedicata agli agricoltori dei paesi emergenti. Circa le vendite di libri, in salita presso tutti gli editori (alcuni, come Giunti, parlano di un +30%), c’è da rilevare un forse prevedibile “effetto Papa” che ha fatto lievitare in modo esponenziale le richieste di libri sui due papi protagonisti dell’anno in corso, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.