“Piola” e “Piazza Duomo”, due nuovi templi gastronomici ad Alba
“Piola” e “Piazza Duomo”, due nuovi templi gastronomici ad Alba
Gli ultimi ritocchi alla facciata, ancora qualche spostamento tra tavoli e banconi ed ecco che i nuovi gioielli della famiglia Ceretto sono pronti: domani si inaugurano la “Piola” e “Piazza Duomo”. Due locali che sono qualcosa di più di semplici ristoranti: è un progetto che mette insieme arte ed enogastronomia, architettura minimalista e promozione del territorio. Per ristrutturare ed arredare il bel palazzo che guarda in faccia il Municipio è arrivato l’architetto americano Bill Katz, celebre in tutto il mondo per i suoi allestimenti di arte contemporanea. E lui ha fatto approdare ad Alba artisti come Robert Indiana, James Brown, Donald Beachler e Catherine Ferguson. I primi tre hanno disegnato i piatti per la “Piola”, la Ferguson ha dipinto le spugnole che compaiono sui menù del ristorante al primo piano, dove ad agosto arriverà anche Francesco Clemente per affrescare la volta della sala. Domani, dalle 17,30 alle 20, artisti e architetti brinderanno con la famiglia Ceretto, ospiti illustri e con tutta la città per festeggiare l’inaugurazione. “Ogni cosa è stata scelta all’insegna del basso profilo – dice Roberta Ceretto – della pulizia totale e rigorosa”. Ecco allora al piano terra la “Piola” con i tavoli di zinco, le sedie di legno e pelle, il pavimento di rovere e la grande lavagna appesa alla parete. “Circa quaranta posti dove gustare ogni giorno un piatto della tradizione piemontese accompagnato da un bicchiere di vino scelto tra i piccoli produttori, privilegiando Barolo e Barbaresco. Prezzi contenuti e grande attenzione alla qualità delle materie prime in un locale che più che ricreare l’atmosfera della vecchia osteria vuole proporre una rivisitazione moderna di quel clima” spiega Roberta Ceretto. Al piano superiore, la grande cucina creativa del giovane chef Enrico Crippa. Il ristorante “Piazza Duomo” è un salotto rosa con trentacinque posti, pavimento in seminato veneziano, sedie grigie imbottite e grandi armadi dalla linea essenziale disegnata dall’americano George Smith. Infine, la sala sotterranea con la cantina e il lungo tavolo destinato ad accogliere piccoli gruppi di amici che cercheranno ristoro in questo nuovo monumento all’enogastronomia di Langa.