Cambia immagine l’allestimento della teca che conserva la Sacra Sindone nella cappella del Guarini, a Torino. Un nuovo tessuto, segni grafici e scritte religiose danno un aspetto rinnovato alla copertura della teca ufficialmente inaugurata oggi pomeriggio dall’arcivescovo di Torino, mons. Severino Poletto, al termine della messa in Duomo celebrata per la festa della Sindone. La teca che custodisce il Sacro Lino nel quale venne avvolto il corpo di Gesù Cristo, apparirà ai fedeli coperta da un nuovo tessuto leggero, ignifugo e facilmente asportabile, con colore tendente all’oro, usato dalla Chiesa per le grandi casse reliquiario. Lungo tutta la facciata del contenitore sono riportate in latino le poche parole della tradizionale preghiera di venerazione della Sindone: “Tuam Sindonem veneramur, Domine, et Tuam recolimus Passionem” (veneriamo la Tua Sindone o Signore e meditiamo sulla Tua passione). “Non abbiamo ancora la certezza matematica, scientifica, storica dell’autenticità della Sindone, ma per noi assolutamente la Sindone non è un falso”. Ad affermarlo il cardinale Severino Poletto.

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