Delitto Novi: Erika trasferita nel carcere di Brescia
Erika De Nardo ha una nuova casa. Da oggi la ragazzina che il 21 febbraio 2001 trucidò a Novi Ligure la madre e il fratellino vive in una cella singola del penitenziario di Brescia. Avendo compiuto, proprio oggi, 21 anni, secondo la legge non poteva più stare al minorile Beccaria di Milano ma in un carcere per adulti. Un trasferimento circondato dal massimo riserbo. Quel che è certo è che avviene al compimento del 21° anno di età, ma proprio per proteggere la giovane, il momento esatto non è stato comunicato nemmeno ai familiari. Ieri il padre Francesco De Nardo che non ha mai smesso di starle accanto, è andata a trovarla ancora al Beccaria per festeggiare il compleanno. La ragazza è cambiata: la descrivono alta, capelli lunghi scuri, ben diversa rispetto a 4 anni fa. Un passaggio delicato che spaventa la giovane, ma anche il padre. Lo spiega l’avvocato alessandrino Mario Boccassi: “Erika ha paura: al Beccaria era seguita con un preciso programma di recupero, ora non sa quel che le accadrà a Brescia”. Nella nuova struttura Erika potrà godere di un’assistenza psicologica particolare, ma certo non sarà più seguita come in questi anni dall’equipe degli operatori del Beccaria di Milano che lentamente hanno cercato di cancellare quella notte di sangue e terrore per ricostruire una personalità. In questi anni Erika ha preso il diploma da geometra ed ha espresso la volontà di iscriversi all’università. La ragazza deve scontare una pena di 16 anni, ma avendo ottenuto la liberazione anticipata ha uno sconto di 45 giorni ogni 6 mesi trascorsi in prigione. L’ex fidanzatino, Omar, fu invece condannato a 14 anni, è già stato trasferito al carcere per adulti di Asti, ha seguito corsi di meccanica e di computer, ora si è iscritto al terzo anno di ragioneria.