Tav: a Torino Loyola de Palacio
È venuta a Torino Loyola de Palacio, responsabile del corridoio ferroviario Lisbona-Kiev, per spiegare a sindaci e amministratori della Valsusa le conclusioni di una commissione di esperti indipendenti sul collegamento ad Alta Velocità fra Torino e Lione, il megatunnel di 54 km che trova l’opposizione degli abitanti della Valle. Ebbene, secondo questi tecnici si tratta di un’opera che non mette a rischio la salute dei valsusini e che rispetta l’impatto ambientale, spostando il traffico merci dai tir alla rotaia. Bisogna però fare in fretta – sempre secondo la de Palacio – altrimenti si perdono i 7 miliardi di euro del finanziamento comunitario previsti per il periodo 2007-2015. Non ci stanno i sindaci e gli abitanti della Valle riuniti con un centinaio di manifestanti stamattina davanti alla Prefettura. Per bocca del presidente della Comunità Montana Bassa Valsusa Antonio Ferrentino chiedono un faccia a faccia tra gli esperti dell’Unione Europea e quelli indicati dalla Valsusa. Insomma, la patata bollente della Tav passa nelle mani del nuovo Governo. Il lungo incontro fra i sindaci e gli amministratori della Valsusa e la De Palacio è finito sostanzialmente in parità. Intanto la Regione Piemonte ha rivisto il contratto con le Ferrovie dello Stato. Sanzioni più rigorose, soglie di puntualità più alte, eliminazione delle tratte coperte con autobus, declassamento dei treni Intercity ed Eurostar quando i pendolari rimangono a piedi per colpa delle ferrovie, ispezioni sulla sicurezza e la pulizia. Sono soltanto alcuni dei punti del contratto di servizio che l’assessore ai Trasporti della Regione Daniele Borioli conta di firmare nei prossimi giorni. Sono 160 i milioni di euro che la Regione paga ogni anno per garantirsi 19 milioni e 900mila chilometri delle ferrovie in Piemonte. Intanto sempre stamattina a Torino sono stati ufficialmente aperti i cantieri per realizzare la prima stazione ferroviaria di alta velocità a Porta Susa. La struttura sarà pronta entro il 2009. L’opera, un edificio trasparente di oltre 15.000 metri quadrati con un tunnel di cristallo e acciaio, prevede un investimento di 55 milioni di euro.