È stata assolta l’ex sovrintendente del Museo Egizio di Torino, Annamaria Donadoni, dall’accusa di non avere svolto dei lavori per mettere in sicurezza la struttura. La Procura aveva chiesto che venisse condannata a 9 mesi di carcere per omissione volontaria di cautele contro gli incidenti, ma il giudice, Giuseppe Casalbore, non ha accolto questa tesi. Subito dopo la sentenza, la Donadoni, ora in pensione, è scoppiata in un pianto liberatorio e ha abbracciato il marito: “È la fine – ha detto – di quattro anni di angoscia inenarrabile. Pensare che con la mia condotta abbia messo in pericolo non solo il Museo, ma anche le persone che vi lavoravano e i visitatori, è stato pesantissimo. Ma giustizia è stata fatta”. L’inchiesta era stata promossa dal pm Raffaele Guariniello, che, in particolare contestava alla Donadoni di avere tenuto bloccati a lungo dei fondi destinati ad adeguare l’impianto antincendio. In aula l’accusa è stata sostenuta dal pm Nicoletta Quaglino. La dottoressa Donadoni è stata difesa dall’avvocato Mazza.

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