Enoturisti, 45% spende 50 euro per bottiglia
Macché esperto o intenditore, chi viaggia attratto da manifestazioni vinicole, è a malapena un “appassionato” o un “curioso”. E spesso se ne torna a casa deluso dall’accoglienza ricevuta. È quanto emerge dal sondaggio curato dall’associazione Go Wine, organizzatrice della rassegna “Vinum” (da domani ad Alba, nelle Langhe e nel Roero) in collaborazione con l’Università Bocconi di Milano. Solo un quarto degli “enoturisti” intervistati si definisce un “esperto” e la quota degli “intenditori” scende addirittura al 6%, mentre la stragrande maggioranza (70%) si autodefinisce “amante” o “curioso” e non mancano gli astemi. Abituati a viaggiare tra rassegne e cantine – l’85% degli “enoturisti” ha visitato almeno un’area vinicola negli ultimi due anni, ma il 30% ha espresso una significativa “non soddisfazione” per quanto riguarda l’accoglienza, sia nei territori sia nelle cantine. Chi viaggia per vino lo fa quasi sempre in compagnia – gira da solo appena il 7% degli intervistati, i compagni ideali sono amici e colleghi (56%), la spesa media per un weekend si colloca tra i 155 e i 190 euro a testa, il 30% spende di più, il 20% di meno. Ma per una bottiglia di vino pregiato il 45% è disposto a spendere anche 50 euro e più.