Sarà l’avventura il filo conduttore della diciannovesima edizione della Fiera del Libro di Torino, dal 4 all’ 8 maggio prossimi. L’avventura è quella dei fumetti, dei libri di Verne e Salgari, ma anche le scoperte interiori di Proust e quelle di mondi nuovi fatte da Tiziano Terzani. Quindi, avventura non solo intesa come viaggi o sfide ma anche scoperte, ricerche, creatività alla ricerca di sé stessi. Cinque giorni nei quali 1.200 editori grandi e piccoli (40 in più rispetto allo scorso anno) presenteranno sotto le volte del Lingotto il meglio della produzione libraria con i soliti, affollatissimi incontri fra autori e pubblico. Paese ospite della Fiera torinese sarà il Portogallo capitanato dal Premio Nobel Jorge Saramago. Un’edizione quella del 2006 che arriva a poche settimane dalle Olimpiadi invernali di Torino e proprio nell’anno in cui la città subalpina insieme con Roma sono state scelte dall’Unesco come Capitali Mondiali del Libro. Ed è in quest’ottica che si inserisce “Lingua madre” l’iniziativa sorta a difendere e salvaguardare quegli scrittori che lavorano per mantenere e promuovere la tradizione culturale delle loro terre d’origine. Insomma una grande kermesse, una grande avventura alla ricerca del libro perduto.

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